Podismo e Atletica : Gigliotti a tutto campo in vista degli Europei Barcellona 2010

Il pensiero di Luciano Gigliotti in vista degli “Europei Barcellona2010” e ” Londra 2012

Luciano-Gigliotti-Foto-Gino.jpglogoBarcellona2010.pngIozzia e Mancini fuori forma:
“Iozzia per motivi di lavoro che non le hanno permesso di adeguatamente allenarsi in questi ultimi tempi e Mancini sono troppo lontane da prestazioni utili a giustificare una loro convocazione per Barcellona.”

Speranza Maratona femminile azzurra:

“Londra 2012 sarà senz’altro l’apice del ciclo per Console ed Incerti, sono attualmente in buona crescita e in grado di realizzare buone prestazioni in maratona a patto che la salute le sorregga e che possano dare continuità al lavoro.”

La gara femminile a Barcellona, chi saranno le protagoniste:
“Su quali potrebbero essere le protagoniste mi sono già espresso…in Europa al femminile troviamo il meglio dell’intero movimento maratona anche se non ci saranno Radcliff e Mikitenko. Tatticamente, visto l’orario di partenza ( le 10 del mattino) e il caldo che in quei giorni troveremo a Barcellona, prevedo una gara assai prudente nella prima parte con un bel gruppone di protagoniste almeno fino al 20°/ 25° km per poi vivere una bagarre finale con grosse sorprese in negativo nel finale. Prudenza e distribuzione dello sforzo nonché una grande capacità di sopportare condizioni sfavorevoli la faranno da padrona.”

Le convocazioni per il settore maschile e l’esclusione di Danilo Goffi:

Il contenuto di questo articolo è una rielaborazione dell’intervista a Luciano Gigliotti su :

www.atleticaweek.it

“Mi dispiace dover partire dalla esclusione di Danilo Goffi poiché per me che sono il selezionatore questo compito costa sempre tanto. Dover comunicare ad un atleta la sua esclusione è sempre compito ingrato, nel caso di Danilo doppiamente ingrato poiché a questo atleta mi sento particolarmente legato per averlo personalmente seguito per diverse stagioni. Danilo è un caro ragazzo che oltretutto ha sempre saputo in passato onorare la maglia azzurra come pochi altri hanno saputo fare. Purtroppo le cose non sono andate per il verso giusto…Danilo dopo Firenze si è un po’ troppo rilassato, questo anche a detta sua, quando poi ha ripreso lo ha fatto male e forse troppo in fretta. Si è infortunato ed è stato fermo per un periodo troppo lungo…il resto è sotto gli occhi di tutti. Oggi è veramente poco efficiente e troppo lontano da una condizione che possa far sperare in un suo recupero a breve. Bourifa da parte sua non mi ha assolutamente aiutato in questa scelta e ha optato per fare del campionato Italiano di mezza maratona una seduta di tranquillo allenamento e, nonostante questo, chiudendo a pochi secondi da Danilo. Vi devo confessare che da parte mia c’era l’intenzione di lasciare a casa anche Migidio, questa infatti era la mia proposta, ma il C.T. Francesco Uguagliati in persona ha voluto decidere diversamente sostenendo che non si poteva lasciare a casa l’atleta che al momento nelle graduatorie stagionali era il numero uno.”

La polemica sull’età datata del gruppo maschile:
“So benissimo che la nostra rappresentativa è “datata” come so anche altrettanto bene che stiamo andando a chiudere con un gruppo di persone che tanto hanno dato al movimento ma non avevo alternative. I giovani che si stanno dedicando alla distanza sono pochi e ancora molto lontani da quei valori che li possano collocare al vertice del movimento. Unica eccezione al momento è rappresentata da Gualdi che alla sua seconda maratona si è degnamente comportato migliorandosi in maniera abbastanza lusinghiera. Ho parlato con i responsabili delle Fiamme Gialle e so che parteciperà ai mondiali militari sulla distanza. Aspettiamolo e diamogli la possibilità di crescere senza fretta.”

Le condizioni di Baldini e Pertile:
“Il discorso riguardo a Baldini e Pertile mi lascia abbastanza tranquillo. Tutti e due hanno avuto problemi durante l’inverno ma al momento direi che tutto va procedendo per il meglio. Stefano è sempre stato molto determinato nel voler recitare da protagonista questo suo ultimo impegno e devo dire che da parte mia ho sempre cercato di aiutarlo in questa sua scelta cercando insieme a lui di dare un obiettivo a questa sua recita finale.Purtroppo non tutto è filato per il meglio e una lunga sosta gli ha portato via il mese di marzo per intero. Oggi, per fortuna, tutto sembra superato e il Campionato Italiano di mezza, dopo poco più di un mese e mezzo lo sta a testimoniare. I problemi di Pertile, anche se di diversa origine (si è operato ad un piede a fine 2009) sembrano anche essere alle spalle. Bene ha corso sulla mezza al rientro da un raduno di allenamenti in quota ad Ifrane. Tutti e due avranno solo bisogno di lavorare serenamente e senza problemi da oggi al 1° di agosto e poi saranno senz’altro in grado di far bene agli europei.”

Le altre aspettative:
“Gli altri saranno chiamati a completare una squadra che a parer mio avrà buone possibilità di salire sul podio della Coppa Europa a squadre sempre cercando di tener d’occhio la classifica individuale. In particolare vorrei rivedere il Caimmi dei Campionati del Mondo di Parigi e un Denis Curzi finalmente in grado di dimostrare il suo valore…ma da tutti mi aspetto il massimo del momento.”

Meucci e Lalli promesse:
“Discorso a parte merita Daniele Meucci. In occasione dei Campionati del Mondo di mezza a Birmingham parlando con il suo tecnico Luigi Principato avevo manifestato i miei dubbi sul farlo esordire in maratona prima dei Campionati Europei dove invece avrei puntato ai 10.000 metri. Mi venne risposto che comunque l’atleta non avrebbe finalizzato più di tanto l’impegno di maratona ed anche questo a parer mio avrebbe costituito un motivo in più per rimandare il tutto ad una maratona autunnale. L’esordio non è andato tanto male anche se qualcuno si aspettava molto di più dal ragazzo. Quello che si è visto comunque è stato un atleta che poco aveva digerito il lavoro specifico per la maratona e soprattutto che non aveva assolutamente modificato la sua meccanica di corsa rendendola più utile a mantenere bassi i costi della medesima (troppo ampia e con troppo utilizzo della forza).
Senz’altro, insieme a Lalli quando anche questo vorrà dedicarsi alla specialità, rappresenta il futuro sulla distanza ma attenti a non farli troppo più forti di quanto siano in realtà… Aspettiamoli…vediamo dove saranno in grado di arrivare. Essere i più forti in Italia può anche significare poco, il movimento è in crisi e il mezzofondo prolungato è in crisi profonda. La strada un tempo ritenuta colpevole dell’impoverimento dei risultati in pista è altrettanto in crisi, probabilmente la fatica, il sudore, l’impegno, non sono più tanto alettanti per le nuove generazioni. Ma qui il discorso andrebbe approfondito e si farebbe lungo.”

Il programma di avvicinamento agli europei di Barcellona :
“Il cammino da qui agli europei ci vedrà tutti impegnati per un lungo periodo di lavoro in quota. Scenderemo dalla quota con buon anticipo per vedere, nei limiti del possibile, di creare gli adattamenti utili a superare nel migliore dei modi le difficili condizioni ambientali nelle quali ci troveremmo a correre nella trasferta in terra di Spagna.”

Chi sranno iprotagonisti della gara maschile:
“Per i maschi prevedo la medesima gara che per le donne, anche se lo spagnolo Martinez è elemento tutto sommato imprevedibile…senz’altro a pare mio il fattore “campo” lo potrebbe portare a strafare. Rimane uno dei favoriti insieme all’austriaco Weidlinger, al moldavo Musinschi, all’ucraino Baranovsky (questi se ci saranno) a qualche russo o portoghese.”

“Africani volanti” imprendibili?
“Finalmente posso dire di aver toccato con mano il fenomeno Kenia…una realtà completamente diversa da quella occidentale. Erano pochi poi negli anni sono diventati tanti troppi. Siamo stati molto bravi nell’esportare tecnici e soprattutto manager…si sono moltiplicati i loro “training camps”, hanno capito in molti quello che un tempo era di pochi, la possibilità di cambiare la loro vita e di uscire da condizioni di povertà estreme. Il tutto poi condito da un regime di vita che li porta a muoversi soprattutto negli anni della loro pubertà attraverso attività in natura fatte di tanto tanto movimento…grande palestra naturale nella quale crescono e si formano. Non hanno la percezione della fatica che hanno i nostri giovani molto abili invece nei giochi statici, video game su tutti.
In quanto all’aver imparato a correre la maratona vorrei solo ricordarvi come già nel 2004, quando Baldini ha vinto l’oro olimpico ad Atene, il record del mondo era a 2h4’55” realizzato da un certo Paul Tergat anche lui presente in quella gara insieme ad altri forti africani. A dimostrazione che già allora erano ai vertici del movimento.”

Il contenuto di questo articolo è una rielaborazione dell’intervista a Luciano Gigliotti su :

www.atleticaweek.it

Podismo e Atletica : Gigliotti a tutto campo in vista degli Europei Barcellona 2010ultima modifica: 2010-06-13T10:41:00+02:00da corrintoscana
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