Ha dichiarato la Di Martino:
“I primi salti – racconta la Di Martino – ero come di pietra. Avendo una sola vera gara alle spalle, oggi temevo di farmi prendere dall’emozione. Anche il caldo poi si faceva sentire. Nei primi salti entravo più veloce, ma avevo la sensazione di non riuscire a tenere perfettamente lo stacco. Dopo aver fatto 1,89 mi sono finalmente sciolta e poi tutto è filato via per il meglio. In finale ci si gioca tutto: o la va o la spacca. Non sono abituata a gare facili, ma con avversarie forti come quelle che ci sono qui avrò senz’altro più adrenalina. Anche agli Europei Indoor di Parigi se ci fosse stata la Vlasic, sono sicura che sarebbe stata una bella lotta. Sinceramente, nonostante i problemi fisici che diceva di avere, a vederla saltare oggi non mi è sembrata così in difficoltà. Per fortuna anch’io oggi non ho sentito nessun dolore all’alluce. La Chicherova è in gran forma, ma anche la Barrett è un bel talento. La pedana è veloce e non troppo morbida, mi piace. Mi ci devo solo adattare come tempo d’appoggio. Per il resto, ora ho solo bisogno di stare tranquilla in vista della finale”
Ha dichiarato Meucci:
“Ci ho provato subito anche perchè era inutile restare lì in mezzo come ho fatto l’altro giorno nei 10000. E’ stata un’esperienza che mi è servita. Oggi finchè ne avevo, volevo provarci ed anche se il cambio di ritmo è stato incredibile, sono contento della mia prova. All’inizio, considerato anche il caldo, ho preso qualche rischio a mettermi in testa, ma quel vantaggio che avevo guadagnato, sapevo che mi sarebbe tornato utile per restare in scia quando i miei avversari avrebbero cambiato. Dopo i 10000 ero un po’ amareggiato, poi in questi giorni ho avuto il sostegno e l’incoraggiamento di tante persone e così ho scelto di buttarmi anche nei 5000. Questo Mondiale mi sta dando un sacco di stimoli. Essere a contatto con questi grandi atleti, vedere come si allenano mi carica e mi dà entusiasmo per continuare a lavorare e crescere”.
Fonte: Fidal.it