Maratone estere : Si è corso a Vienna, Boston e Nagano

Boston, quinta Bruna Genovese Versione stampabile

Si è conclusa con un quinto posto la sesta partecipazione di Bruna Genovese nell’edizione numero 114 della prestigiosa maratona di Boston. La maratoneta veneta ha chiuso la ventesima 42 chilometri della carriera in 2:29:12, crono che non otteneva da tre anni, staccata di tre minuti dalla vincitrice, l’etiope Teyba Erkesso, prima in 2:26:11. Alle spalle dell’africana la russa Pushkareva (2:26:14), la kenyana Salina Kosgei in 2:28:35 e l’altra etiope Waynishet Girma in 2:28:36. Per la Genovese, a lungo in dubbio nelle scorse settimane per le non perfette condizioni fisiche dovute ad un virus influenzale contratto al rientro dagli USA dove aveva corso una mezza maratona, si tratta della miglior prestazione italiana stagionale e nona europea, e del terzo miglior piazzamento a Boston, dopo il podio conquistato nel 2005 (terza) ed il quarto posto del 2006, arricchito dal primato personale di 2:25:28. A rendere ancor più merito alla prestazione della Genovese, le note difficoltà del percorso della classica del Massachussets, con i saliscendi che culminano nella “heartbreak hill”, la collina spezzacuori.

 

 

Erkesso, Tune e Yal, si è lasciata leggermente sfilare. E’ transitata a metà gara in 1h15’07”, in linea con quanto ipotizzato alla vigilia con il tecnico Bettiol, che l’attendeva all’arrivo. Al 30° km era in settima posizione al fianco della keniana Kosgei e dell’etiope Girma, il treno giusto per recuperare chi, davanti, aveva osato troppo. E infatti, nell’ultimo quarto di gara, Bruna, insieme alle due africane, ha raggiunto prima la Yal e poi la russa Grigoryeva, in evidente difficoltà.

“Se qualcuno alla vigilia mi avesse pronosticato un quinto posto, gli avrei dato del matto – ha detto una raggiante Genovese dopo la gara -. E anche la prestazione cronometrica mi soddisfa pienamente. All’inizio ho controllato la situazione e nel finale mi sono ritrovata ancora in condizioni di relativa freschezza: ho corso la seconda parte di gara più velocemente della prima, anche se a Boston le salite sono tutte nel finale”. Ora la veneta si concederà un periodo di pausa dalla maratona: il 29 maggio si sposerà. Boston le ha fatto un bellissimo regalo di nozze.

Nella gara maschile successo con record della corsa per Robert Kiprono Cheruiyot in 2:05:52, diciannovesimo performer all-time (limite precedente 2:07:14 di Robert Kipkoech Cheruiyot), e quarto risultato maschile di sempre sul suolo statunitense, davanti agli etiopi Tekeste Kebede (2:07:23) e Deriba Merga (2:08:39). Ai piedi del podio il duo statunitense Ryan Hall (2:08:41) e Mebrahtom Keflezighi (2:09:26), vincitore dell’ultima maratona di New York.

 

Vienna e Nagano

Nella capitale austriaca la maratona indossa i colori del Kenya. Pur se in condizioni ambientali avverse (forte vento) Henry Sugut ha vinto l’edizione numero ventisette in 2:08:40 (due minuti sul vecchio personale) su Joseph Lomala Kimosop (2:09.32) e sull’etiope Mesfin Admasu Abebe (2:09:41). Buone le prestazioni dei polacchi Szosr (2:10:27) e Draczynski (2:10:49), meno per l’austraco Weidlinger, solo quattordicesimo ed alle prese con guai muscolari. Hellen Kimutai si è imposta nella corsa femminile in 2:31:08, seguita dalla connaizonale Irene Mogaka (2:31:28). Ben 108 paesi rappresentati, trentatremila i partecipanti.

 

Il kenyano Nicholas Chelimo si è imposto nella Nagano Marathon in 2:10:24 superando i connazionali Peter Kariuki (2:11:30) e Shadrack Kiplagat (2:12:49). Successo dell’australiana Lisa Weightman nella maratona femminile in 2:28:48 sull’ucraina Olena Burkovska (2:31:53). Chiusura con Josephat Kiprono Menjo, 31 anni, che a Barcellona ha sfiorato il record del mondo dei dieci chilometri su strada correndo in 27:04. Il limite appartiene, con 27:01, a Micah Kipkemboi Kogo.

Fonte : www.fidal.it

Maratone estere : Si è corso a Vienna, Boston e Naganoultima modifica: 2010-04-20T08:07:00+02:00da corrintoscana
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