Maratona di Roma:domina l’Etiopia. Record di Zanardi nelle Handybike. Dichiarazioni dei protagonisti.

L’ETIOPE GENA TRIONFA A PIEDI NUDI IN VIA DEI FORI IMPERIALI COME BIKILA IN 2h08’39” – TRIPLETTA ETIOPE TRA LE DONNE: VITTORIA BIS PER LA DADO (2h25’28”) – VITTORIA E RECORD PER ALEX ZANARDI (1h15’53”).

Le Dichiarazioni dei protagonisti

21/03/2010 – A piedi nudi, cinquant’anni dopo. Come Abebe Bikila sul traguardo dell’Arco di Costantino alle Olimpiadi di Roma 1960. Il 25enne etiope Siraj Gena ha trionfato oggi nella 16^ edizione della Maratona di Roma, dedicata alla memoria del mitico campione passato alla storia per aver vinto un titolo olimpico senza scarpe. Il vincitore, che si è fermato per togliersi le scarpe a 300 metri dall’arrivo, ha tagliato il traguardo di via dei Fori Imperiali con il tempo di 2h08’39”, l’ottavo di sempre nella storia della Maratona di Roma. Tra le donne l’Etiopia ha fatto addirittura tripletta, al termine di un finale entusiasmante, in cui la 26enne Firehiwot Dado Tufa ha replicato il successo dello scorso anno, migliorandosi con il tempo di 2h25’28”. A dare il via alla gara alle 9 da via dei Fori Imperiali erano stati il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Rocco Crimi, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il presidente della Federazione italiana di atletica leggera Francesco Arese e il presidente della Maratona di Roma Enrico Castrucci. Oltre 15 mila gli iscritti per una gara che si conferma la più partecipata manifestazione sportiva in Italia e una delle prime maratone al mondo.

LA CRONACA DELLA MARATONA:

Gara maschile

Dieci gradi, il cielo coperto: giornata ideale per correre una maratona. La gara è partita ad un ritmo veloce, con passaggi di 30’16” al 10. km, 1h03’49” alla mezza maratona e 1h31’08” al 30. km. In testa c’erano otto atleti, ma subito dopo si sono involati da soli Gena e il 30enne keniano Benson Barus, il grande favorito della corsa. I due hanno lottato spalla a spalla fino in piazza del Popolo, all’altezza del 37. km. A quel punto Gena ha lanciato l’attacco e per Barus non c’è stato più nulla da fare. Con oltre mezzo minuto di vantaggio sul suo inseguitore, appena finita la discesa del Colosseo e prima di imboccare il rettilineo di arrivo, l’etiope si è fermato per togliersi le scarpe ed emulare «Abebe the legend», come era scritto sul logo della maratona. Gena ha migliorato di oltre 2’ il suo primato (aveva corso in 2h10’41” lo scorso anno a Francoforte), mentre Barus ha chiuso con fatica in 2h09’00”. Terzo il sorprendente keniano Nixon Machichim, che vantava un primato di 2h13’27” e si è migliorato di oltre 4’, correndo in 2h09’08”. Primato anche per l’etiope Fikadu , 4° in 2h09’15”. Tra gli azzurri, ottima prova del 41enne Migidio Bourifa. L’italo-marocchino è sempre rimasto con il secondo gruppo, transitando a metà gara in 1h05’36”, e nella seconda parte ha guadagnato posizioni su posizioni, nonostante un leggero rallentamento nel finale: ha chiuso al 7° posto in 2h12’34”, miglior prestazione italiana dell’anno e primato italiano master per atleti sopra i 40 anni (era sempre suo: 2h14’14” a Treviso lo scorso anno). Fino al 30. km con lui aveva corso anche l’attesissimo esordiente Daniele Meucci, ma il 24enne pisano ha sofferto molto nel finale, concludendo la gara all’11° posto in 2h13’49”.

Gara femminile

Velocissima è partita anche la gara femminile, con cinque atlete a metà percorso in 1h12’10”. La prima a perdere terreno è stata l’etiope Balcha. Al 35. km, sotto la spinta delle tre connazionali Dado, Kebebush Haile (già terza lo scorso anno) e l’esordiente Mare Dibaba, ha ceduto pure l’ucraina Tetyana Filonyuk. A decidere la gara è stato solo l’ultimo km con la salita del Colosseo, che è stata il trampolino di lancio per la Dado. Lo scorso anno aveva vinto a sorpresa, quest’anno si è confermata con il tempo di 2h25’28”, migliorandosi di 1’40”. Primato personale anche per la Haile (2h25’31”) e la Dibaba (2h25’38”), attesissima dopo l’1h07’13” di un mese fa sulla mezza maratona. Per la prima volta nella storia della Maratona di Roma le prime tre hanno corso sotto le 2h26’. A conferma della velocità del percorso capitolino, le prime sette atlete al traguardo hanno stabilito il proprio primato: ottima anche la prova della Filonyuk, che ha chiuso in 2h26’24”.

Gara disabili:

Strepitosa anche la prestazione di Alex Zanardi, che a cavallo della sua «PZ1» (la speciale carrozzina disegnata con il suo amico e «consigliere» Vittorio Podestà) ha dominato la gara per handbike con il tempo di 1h15’53”. L’ex pilota bolognese di Formula 1 ha migliorato il primato del percorso che era stato stabilito nel 2008 dall’olandese Roel Bruijn con il tempo di 1h18’12”. Il secondo posto se lo sono giocati in volata Mauro Cratassa e Giovanni Achenza, mentre tra le donne ha vinto Sara Valenti in 2h33’27”. Ancora una volta è stato protagonista sulle strade di Roma Andrea Cionna, atleta marchigiano non vedente, che ha chiuso in 2h35’41”, non lontano dal 2h31’59” dal record del mondo di tre anni fa. Si è invece fermato il bronzo paralimpico Walter Endrizzi. ROMAFUN – LA STRACITTADINA (4 KM) Luca Parigi (Old Star Ostia) ed Elisa Cesari (Asd Esercito Sport e Giovani) sono stati i vincitori della «RomaFun», la marcia non competitiva stracittadina di 4 km che si disputa come evento collaterale della maratona. Anche nella stracittadina c’era stato un record di partecipazione, con 85 mila pettorali venduti.

LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Siraj Gena (vincitore gara maschile): «Sono felicissimo, ho avuto forti dolori al km 35, in particolare nel momento in cui Barus ha tentato di forzare. Ma sono riuscito a superare le difficoltà e poi l’ho staccato. A 300 metri dall’arrivo il pubblico mi inneggiava a togliermi le scarpe. Arrivare scalzo con la musica che mi ricordava Abebe è stata un’emozione irripetibile. Mi ero preparato molto, ma non ero certo di vincere visto che il livello era molto alto. Dedico questa vittoria alla mia famiglia».

Benson Barus (2° classificato): «Al km 35 ho visto Gera in difficoltà, ho provato a staccarlo, ma lui si è ripreso ed alla fine ha avuto la meglio».

Nixon Machichim (3° classificato): «Al km 35 il duo in testa ha aumentato il passo. Io ho difeso il terzo posto. E’ stata un’esperienza bellissima correre a Roma, spero di tornare il prossimo anno».

Migidio Bourifa (7°): «Sono contentissimo perché passano gli anni ma riesco sempre a correre bene. Oggi è stata una giornata impegnativa, ma mi sono confermato tra i migliori italiani. Se la Federazione mi chiamerà per gli Europei di Barcellona risponderò sicuramente di sì».

Daniele Meucci (11°): «Dopo il 30. km ho sofferto moltissimo, è stato difficilissimo. Ho ritrovato le energie solo negli ultimi 3 km quando iniziavo ad intravedere l’arrivo. La maratona è una fatica diversa rispetto alle distanze più brevi. La fatica e lo stress, sono più mentali che fisici. Il mio primo obiettivo era di portare a termine questa gara. Ora devo lavorare in un modo più specifico. Vedremo se in futuro farò altre maratone, per affrontarle devo cambiare stile di corsa, ma è stata un’esperienza utile anche in vista della stagione in pista di quest’estate».

Firehiwot Dado (vincitrice gara femminile): «Non ho avuto la possibilità di togliermi le scarpe come Bikila, perché la seconda mi era troppo vicino nello sprint. Ma sarebbe stata un’ulteriore soddisfazione. E’ la seconda vittoria consecutiva qui a Roma. Il mio obiettivo è migliorare ancora il mio tempo».

Kebebush Haile (2° classificata): «Peccato perché ero al comando, sono arrivata vicina anche allo sprint. È un orgoglio essere in tre donne etiopi sul podio».

Mare Dibaba (3° classificata): «Sono felice della mia prestazione al debutto in una maratona, ora devo lavorare per migliorare sempre di più»

Alex Zanardi (vincitore gara handbike): «Roma è meravigliosa e l’organizzazione è stata perfetta. Il percorso era molto duro, soprattutto da piazza Navona in poi, per i sampietrini. Mi hanno ricordato i racconti sulla Parigi-Roubaix del mio amico Franco Ballerini, a cui dedico la vittoria. Ho spinto fino all’ultimo perché puntavo non solo al primo posto, ma anche al record. In gara ero l’unico con le ruote da strada, quindi il mezzo consigliatomi da Vittorio Podestà si è rivelato perfetto per questo tipo di percorso. Ora sento, senza falsa modestia, che Londra 2012 non è più solo un sogno ma un obiettivo non troppo lontano. Sono felice di aver vinto davanti a mio figlio Nicolò, che mi aveva criticato per il risultato di Treviso, dove ho perso per aver sbagliato l’ultima curva».

Andrea Cionna: «E’ più o meno il risultato che mi aspettavo, fin dai primi chilometri ho sentito che sarebbe stata più dura del 2007».

LE DICHIARAZIONI DELLE AUTORITA’ PRESENTI ALLA MARATONA

Gianni Alemanno (sindaco di Roma): «Nessuno come i maratoneti oggi può apprezzare e godere del fascino di Roma in tutta la sua bellezza. Una gara che unisce lo sport con l’arte e la storia della capitale. Una bellissima esperienza per tutti quanti».

Rocco Crimi (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport): «Questa cornice è straordinario, con il Colosseo sullo sfondo. È una grande manifestazione sportiva, ci sono atleti da 83 nazioni e oltre 80 mila persone nella stracittadina. Sono anche contento che in gara ci siano molti atleti paralimpici e il mio pensiero corre ai nostri connazionali che ben si stanno comportando in questi giorni ai Giochi di Vancouver».

Nicola Zingaretti (presidente della Provincia di Roma): «Gli occhi di milioni di persone oggi sono puntati su Roma. Questo evento spinge i cittadini verso una sana pratica sportiva. Mi auguro che da domani tanti ragazzi inizino a correre».

Franco Arese (presidente della Federazione italiana di atletica leggera): «È la maratona più partecipata d’Italia, una giornata in cui vincono la corsa e l’atletica. Ringrazio il comitato organizzatore e le istituzioni. È una grande vittoria per tutti»

Enrico Castrucci (presidente della Maratona di Roma): «Quando un comitato organizzatore professionale ed umile lavora in sinergia con le istituzioni, Comune, Provincia, Regione e Fidal, e con il primo sponsor cioè la città e i cittadini di Roma, il risultato non può che essere quello che avete visto». Cesare Pambianchi (vicepresidente della Maratona di Roma): «La Maratona di Roma rappresenta l’evento di sportività per eccellenza. Arricchito però dalle bellezze che Roma propone agli occhi del mondo».

Fonte : www.maratonadiroma.it

Maratona di Roma:domina l’Etiopia. Record di Zanardi nelle Handybike. Dichiarazioni dei protagonisti.ultima modifica: 2010-03-21T19:28:00+01:00da corrintoscana
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