I Crampi : cause, cure, rimedi.

I crampi

crampi 1.JPGcrampi 2.jpgIl crampo muscolare è causato da una contrazione involontaria del muscolo, notoriamente dolorosa. Molte sono le cause del crampo:

  • circolazione scarsa in un soggetto sano  – Di solito il crampo si verifica a riposo, prevalentemente di notte con temperatura corporea bassa. Anche condizioni climatiche sfavorevoli possono creare le condizioni migliori per l’insorgere di un crampo perché agiscono (freddo) sulla circolazione del soggetto.
  • Posizione innaturale in un soggetto sano – Anche in questo caso, la normale circolazione è ostacolata e provoca una contrazione muscolare anomala.
  • Circolazione scarsa in un soggetto affetto da patologia vascolare – In questo caso l’alterata circolazione deriva da una patologia.
  • Squilibrio chimico in un soggetto affetto da patologie – Spesso il crampo è un effetto collaterale dei farmaci assunti, per esempio i diuretici.
  • Squilibrio chimico in un soggetto sano – La sudorazione eccessiva può provocare un’alterazione dell’ambiente di contrazione del muscolo che risponde in modo anomalo.
  • Fatica in un soggetto sano – La fatica provoca alterazioni biochimiche che portano all’incapacità da parte del muscolo di contrarsi in modo corretto.

Fonte : www.albanesi.it

Le cause che riguardano gli atleti di resistenza sono soprattutto le ultime due. Anzi, contrariamente alla credenza comune, l’ultima, la fatica. Il fatto che lo squilibrio chimico riguardi una piccola porzione di atleti è dimostrato dal fatto che, a parità di sudorazione (pensiamo a una giornata molto calda e afosa trascorsa a riposo sotto il sole), in condizioni di riposo il crampo non si verifica; e si verifica invece anche se si reidrata con acqua e sali il soggetto durante uno sforzo particolarmente pesante.

In un runner dedito a gare di fondo il 90% dei casi di crampi è da attribuirsi a fatica, il 5% all’eccessiva sudorazione e il rimanente ad altre cause, non ultima lo stress psicologico.
È importante notare che quando si parla di fatica ci si riferisce allo standard medio dell’atleta in questione, non assoluto. Nel caso di amatori, ciò significa una fatica esagerata rispetto al grado di allenamento del soggetto.
La cura – In soggetti sani non esistono cure contro i crampi che si manifestano più o meno regolarmente in occasione di sforzi fisici prolungati. La ripetitività del problema rende abbastanza evidente che non si tratta di uno squilibrio chimico legato alla sudorazione perché in genere il fenomeno si verifica anche in condizioni climatiche normali.
È abbastanza inutile sovraccaricarsi di sali nella vana speranza che il crampo non si verifichi. È decisamente meglio adattare l’allenamento alla competizione che si vuole affrontare. Infatti il crampo si verifica con incidenza decisamente maggiore in soggetti poco allenati alla distanza. Generalizzando il soggetto tipico che soffre di crampi nelle corse di resistenza in modo costante è un:
  • soggetto in sovrappeso, leggero o marcato
  • soggetto non allenato alla distanza, intesa come qualità/quantità.
Infatti il sovrappeso causa traumatismi che amplificano la fatica muscolare e rendono ancora più evidenti le carenze di allenamento del soggetto. In genere l’atleta che soffre di crampi durante i suoi allenamenti non riesce a far coincidere sedute in cui siano presenti quantità e qualità (lunghissimi veloci per la maratona) o sceglie distanze troppo brevi rispetto a quella di gara (per esempio 20-25 km salvo poi avere i crampi passato il trentesimo chilometro di una maratona) oppure sceglie ritmi troppo blandi con distanze corrette (lunghissimi lenti, 20-30″/km sopra il ritmo gara) con il risultato che il muscolo non si allena a sostenere una certa intensità a lungo e comunque va in tilt.
Il crampo è cioè la spia del nostro allenamento alla distanza corsa al ritmo che abbiamo impostato. Anziché ingurgitare quintali di sali, proviamo ad allenarci meglio!
Crampo e contrattura – Ovviamente il crampo non va confuso con la contrattura, un fenomeno anch’esso legato alla fatica muscolare. La differenza principale è la reversibilità. Una contrattura non è reversibile (guarisce) che in qualche giorno, mentre per il crampo si parla di frazioni di ora. Purtroppo la confusione è totale anche negli addetti ai lavori che consigliano per i crampi riscaldamento e stretching (utili per evitare contratture) prima dell’evento sportivo. Ovvio che è difficile da attribuire al mancato riscaldamento un crampo che si manifesti dopo due ore di corsa!
Cosa fare – È necessario massaggiare la parte dolente, riscaldandola (niente ghiaccio, già questa è una differenza fondamentale con le contratture, per cui è fondamentale la diagnosi che può essere fatta banalmente in base al dolore: nel caso di contrattura il soggetto a riposo non avverte dolore, al massimo un leggero fastidio, mentre nel caso di crampo, anche interrompendo, il gesto atletico il dolore è molto vivo) e cercando di stirare il muscolo contratto.
Nel caso del polpaccio basta sdraiarsi a terra con la gamba tesa e afferrarsi le punte delle dita del piede, tirandole a forza verso di sé; se si tratta della coscia, con l’aiuto di un operatore, si alza la gamba e si spinge il ginocchio verso il basso. Le manovre devono essere dolci.
Fonte : www.albanesi.it

I Crampi : cause, cure, rimedi.ultima modifica: 2010-03-27T08:04:09+01:00da corrintoscana
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