ULTRAMARATONE: PISTOIA-ABETONE DAL 1976 AL 1986

PISTOIA-ABETONE: 1976-1986

Storia pt ab.jpg1976 – La Cooperativa Atletica Silvano Fedi nasce nel 1971, società giovane e con molta voglia di fare. L’idea ronza in testa da subito, ripetere l’impresa di Artidoro e, dopo anni di laboriosa gestazione, il progetto va in porto. Il “Luglio Pistoiese” tira a tutto spiano, c’è voglia di stare insieme, uscire insieme, forse imbarcarsi in progetti un po’ folli. Il riflusso degli anni ’80 e la tragedia umana dei ’90 sono vicini ma ancora, grazie al cielo, non si sentono. Il 18 luglio è il giorno prescelto e gli sforzi degli organizzatori, con alla testa gli infaticabili Giacomo Matteini e Roberto Peltretti, sono premiati istantaneamente dal successo. L’iscrizione costa 2500 lire (bei tempi…) e sono in 420 a presentarsi al via da piazza del Duomo: soltanto 252 vedranno lo striscione di arrivo.

La foto della partenza regala ancora brividi di commozione ed il pubblico strabocchevole lungo il percorso “benedice” la prima di un’ininterrotta serie di edizioni memorabili. La spunta un pistoiese doc, Roberto Lotti, ex azzurro di maratona, in 3.53’. Lotti batte di stretta misura il bolognese Romano Baccaro (vincitore della 1ª edizione della “Firenze-Faenza”), fattosi sotto nel finale in maniera minacciosa. Terzo è Elvino Gennari, centochilometrista di San Felice sul Panaro che, con l’inseparabile gemello Loris, sarà protagonista di tutte le prime edizioni. Le donne al traguardo sono 5, le prime due sono pistoiesi: Carla Tamburini (Villa di Baggio) precede Carla Leporatti (Aurora Montale) di 17 minuti.

1977 – Lotti ci riprova, ma va in crisi negli ultimi 3 chilometri. I Gennari lo risucchiano e Loris s’impone in 3.42’, mentre Elvino è terzo. Lotti chiude in 3.46’. In campo femminile Carla Leporatti ribalta il risultato dell’anno precedente, Carla Tamburini stavolta è seconda a 23 minuti.

1978 – Ancora Lotti contro i Gennari brothers, la sfida continua. Adesso è il pistoiese, fattosi più accorto, ad uscire di prepotenza nel finale, bruciando il duo modenese. Il tempo 3.48’, sette meglio di Loris, 22 su Elvino, crollato nell’ascesa al passo. La veneziana Renata Ortolani trionfa in 5.48’, seconda è di nuovo Carla Tamburini.

1979 – Un nuovo nome, Giuseppe Rossetti, marito della maratoneta azzurra Laura Fogli. Lotti non c’è, i Gennari non sono al top e per il ferrarese è un gioco da ragazzi imporsi. Chiude in 3.51’ davanti a Dondi (Rilus S. Felice sul Panaro) ed al toscano Beppe Giorgi (Atletica Vinci). Renata Ortolani vince di nuovo fra le donne, la Tamburini è ancora seconda, ma soli 7 minuti la separano dalla vincitrice.

1980 – La corsa lievita in maniera sensibile e la sua fama comincia a varcare i confini regionali. Il cast dell’edizione ’80 è di quelli da leccarsi i baffi: c’è Vito Melito (4 volte vincitore del “Passatore”), ci sono Oliarca ed i soliti Gennari. Il professore di Ariano Irpino è il favorito della vigilia, ma ha fatto i conti senza l’oste. Il conto glielo presenta Sergio Pozzi da Rosignano, che se ne va insalutato ospite al 2° chilometro e diventa imprendibile per tutti. Incredibile il suo volo: 3.23’, un record che resisterà per ben 25 anni. Sul traguardo, persino giornalisti e fotografi sono presi di sorpresa e Sergio, maglietta bianca e numero di gara 1512, è costretto a ripetere l’arrivo… per loro! Edizione di leggende e polemiche. La leggenda di Pozzi (giovanissimo, 24 anni) schieratosi all’insaputa della sua società, il G.S. Orecchiella, dopo una fuga notturna è ancora da sfatare. Altri contesteranno il riscontro cronometrico, poiché il cronometraggio – stando ancora ai “si dice” – verrà fatto partire attorno al 3° chilometro. Fatto sta che Sergio Pozzi trionfa con passaggi inauditi (54’ alle Piastre, 1.50’ a San Marcello): Pasquale Oliarca giunge a quasi 20 minuti, Melito a 24, i fratelli Gennari ad oltre mezz’ora. La veneta Ortolani cala uno splendido tris in 5.29’, precedendo di quasi un’ora la genovese Marialinda Bianchi.

1981 – Pozzi fa il bis: 3.40’42” in scioltezza disarmante. Il piccolo scalatore, dipendente Solvay, se la ride sotto i baffi. Questa corsa sembra creata apposta per lui, per le sue caratteristiche tecniche, la sua falcata, agile e fitta. Secondo è ancora Loris Gennari a quasi 10 minuti, terzo il pratese Carlo Fabbri (Capezzana) ad oltre 20. Il grande sconfitto è lo scozzese Ritchie, trionfatore del “Passatore”, 11° all’arrivo ed infuriato poiché la folla dei corridori sfonda sulla linea di partenza, avviandosi in anticipo e lui parte in ritardo, perdendo tempo prezioso. La cesenate Giuseppina Randi fa il record femminile in 5.25’, precedendo Carla Leporatti di 10 minuti.

1982 – Pozzi ha in testa il tempo del 1980. Problemi fisici e di lavoro gli impediscono di proseguire al meglio l’attività, ma vuol chiudere con la Pistoia-Abetone lasciando il segno. L’Orecchiella schiera un dream team con l’intenzione di aiutarlo nell’impresa: il ritmo di Claudio Simi fino alle Piastre è impressionante, poi l’incarico del forcing spetta ad un altro camoscio, Franco Olivari. A Casotti di Cutigliano, Pozzi resta solo contro la montagna e si presenta ben 8 minuti sotto il suo stesso “crono”. Un tempo mostruoso, irreale. L’ascesa finale è drammatica, con il battistrada in grave crisi: più volte procede di passo, si ferma, poi riparte. La moglie Antonella lo scongiura di ritirarsi, senza esito, poi la stessa fonde persino il motore dell’auto e deve chiedere un passaggio! Alle 11 dell’11 luglio 1982, giorno dell’Italia mundial di calcio, Sergio Pozzi giunge stremato ma vincente (tempo 3.30’58”) in Piazza delle Piramidi e l’applauso che lo accompagna è indimenticabile. L’aretino Fattorini è grandissimo secondo, terzo Lotti (chi si rivede!) a 20 minuti. Gran gara fra le donne, dove la pistoiese Romana Colzi fulmina la ravennate Anna Zacchi e la vincitrice ’81 Giuseppina Randi, tutte raccolte in meno di 9 minuti.

1983 – Orfana del suo protagonista più amato, la gara cerca un uomo-faro. Arriva nuovamente Melito, c’è Cilia (vincitore della Firenze-Faenza), ancora i Gennari, ma la vittoria se la giocano quasi allo sprint Rossano Galli (Tabacco Museum Modena) ed Andrea Pescia (Orecchiella). La spunta il primo in 3.36’18”, appena 20” meglio del rosignanese. Una miseria dopo 53 interminabili chilometri. Terzo è Moreno Gazzarrini (Atletica Vinci), autore di una gara giudiziosa. Romana Colzi si supera e vince di nuovo, 5.03’46” e 32ª assoluta, Carla Leporatti e Giuseppina Randi completano un podio di gran lusso.

1984 – Galli non è venuto, Pescia ritenta il colpo, ma stavolta è Gazzarrini a spengerne le speranze. Cinque minuti separano i due alle Piramidi (3.36’24” contro 3.41’02”), terzo è Melito, mai in corsa per la vittoria. Romana Colzi fa il tris e, per prima, scende sotto il muro delle 5 ore (4.58’09”); Renata Ortolani (bentornata!) arriva ad oltre 50 minuti.

1985 – L’ostinazione di Pescia è finalmente ripagata dal successo. Con una gara solitaria (tempo 3.42’39”) mette in fila il cesenate Loris Viroli ed il pratese Giuseppe Labbate. All’arrivo dichiarerà, con voce rotta dalla commozione: “La vittoria di oggi l’ho rincorsa per 150 chilometri…”. Distacchi abissali: il secondo giunge ad oltre 22 minuti. Carla Leporatti torna alla vittoria nel gentil sesso, con il nuovo record (4.54’56”); alla fiorentina Cartoni la piazza d’onore.

1986 – Torna Gazzarrini, pronto a riproporsi per un fantastico bis. Il portacolori dell’Atletica Vinci non perde un colpo, stronca la resistenza del generoso Rigali e ferma i cronometri su 3.41’59”. Secondo è il modenese Giorgio Pigoni, terzo un habitué della gara, Antonio Casaretto (Atletica Signa). Gara stellare fra le donne (ben 3 sotto le 5 ore). Carla Leporatti anticipa di soli 1’35” Simonetta Cartoni ed entrambe vanno sotto il record dell’anno precedente; terza è la “Volpe della Colla”, Anna Zacchi.

Cristiano Rabuzzi su www.pistoia-abetone.net

ULTRAMARATONE: PISTOIA-ABETONE DAL 1976 AL 1986ultima modifica: 2010-02-05T23:40:00+01:00da corrintoscana
Reposta per primo quest’articolo